LA MOGLIE DI FRANKENSTEIN

Elizabeth Lavenza è figlia di un gentiluomo italiano di Milano ed originariamente della sorella di Alphonse, quindi è la cugina di Victor; alla morte prematura della donna il marito, volendosi risposare, scrive una lettera chiedendo ai genitori di Victor di adottare la nipote, sorte che in realtà era accaduta proprio all'autrice, che fu allevata dagli zii. Da piccola il padre, volendosi risposare, la affida alla famiglia Frankenstein, che la accoglie nel proprio maniero di Ginevra. In seguito a rivisitazioni in edizioni successive al 1831 scompare il fatto che sia la cugina: diviene figlia di una donna tedesca che morì nel darla alla luce e di un nobile milanese incarcerato per le sue idee politiche; viene adottata da due contadini vivendo per un po' insieme ai figli di questi; quindi notata da Carolina Frankenstein che è passata con Victor in visita alla coppia e adottata dai Frankenstein su idea di Carolina, con molto piacere di tutti i nuovi familiari. Nella versione filmica di Kenneth Branagh invece perde i genitori a causa della scarlattina e viene adottata subito dai Frankenstein. Si innamora di Victor, e diviene amica di Henry Clerval e Giustina Moritz. Quando contrae la scarlattina, la zia, Caroline Beaufort Frankenstein, si prende cura di lei, ma viene infettata e in breve muore. Questo avvenimento spinge il figlio Victor a creare la vita perfetta tramite un individuo da lui plasmato, non facendo parola alla famiglia del proprio lavoro. Più tardi, quando Justine è accusata di aver ucciso Guglielmo, Elizabeth è una dei pochi insieme a Victor a non credere all'accusa. Due anni dopo Elizabeth ottiene il consenso di sposare l'amato Victor, matrimonio peraltro già concepito dai genitori di lui a suo tempo, ma la sera delle nozze viene uccisa dal mostro creato dalle sue orripilanti ricerche segrete. Nel film di Branagh poi Victor riesce a risuscitarla, con lo stesso procedimento usato per creare il mostro, la donna ricorda la propria vita precedente, ma alla vista del mostro e di sé stessa in uno specchio, capisce di aver un aspetto orribile e si suicida con una lampada a petrolio accesa, dando fuoco a tutta la casa dei Frankenstein.